Il caso Nestlè, ovvero l'odio per il capitalismo

L'ottimo Alberto Mingardi mette nero su bianco quello che anche io penso. «In realtà, il latte contaminato da ITX è solo un pretesto. La verità scientifica è del tutto ininfluente. Nestlé, multinazionale tentacolare, che vende dall’acqua minerale al cibo per cani, è per definizione nel mirino dei settori più ostili al capitalismo di mercato della nostra società. E siccome si tratta, spesso e volentieri, di settori che esprimono fedelmente opinioni radicatissime nella classe intellettuale, hanno buon gioco ad usare i giornali come cassa di risonanza. Il gruppo di Vevey sconta un peccato originale: essere grande, ricco, efficiente, per giunta svizzero, che è di per sé sintomo di opacità, nei reportage da guardie e ladri dei banalizzatori di professione». Lettura integrale obbligata. Qui, sul sito dell'Istituto Bruno Leoni.

Post popolari in questo blog

L'articolo del compagno Giorgio Napolitano contro Aleksandr Solzhenitsyn

La bottiglia ricavata dal mais, ovvero quello che avremmo potuto essere