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Visualizzazione dei post da luglio, 2007

A Conservative Summer 2007 - Part 2

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Buone vacanze a chi parte, buon lavoro a chi resta o è già tornato. Appuntamento al 7 agosto, o giù di lì. Ultimi post pubblicati su questo blog: - Governo Prodi senza più credito. Anche in Medio Oriente - Dedicato a quelli che "la sanità americana ammazza i poveri, mica come in Europa"

Governo Prodi senza più credito. Anche in Medio Oriente

C'era la possibilità concreta che la conferenza internazionale di pace sul Medio Oriente programmata dal presidente americano George W. Bush per l'autunno e applaudita da Massimo D'Alema si svolgesse a Roma. I presupposti c'erano tutti: l'Italia ha avuto ed ha tuttora un ruolo politico e militare importante nella missione Onu in Libano (missione che metà della maggioranza che sorregge il governo ha approvato nella fumosa speranza di riuscire a vendicare i presunti torti subiti dai palestinesi, ma questo adesso non conta), e anche se come sede Roma avrebbe potuto far storcere qualche naso in Israele, di certo da Tel Aviv non sarebbero arrivati veti. Insomma, quella italiana sembrava la candidatura naturale, tanto che l'ipotesi era stata discussa nelle cancellerie e nelle ambasciate. C'era la possibilità, quindi, che il governo Prodi fosse uno degli attori principali del grande evento internazionale dell'anno. C'era l'eventualità che il governo Pr

Dedicato a quelli che "la sanità americana ammazza i poveri, mica come in Europa"

Premesso che per avere un'analisi dei meccanismi mentali che portano la gente ad appiattirsi su più banali luoghi comuni anti-americani, anche in materia di sanità, occorre leggere L'ossessione antiamericana del filosofo francese (rip: francese) Jean-François Revel, intanto guardate il bel raffronto che fa Bruce Bawer tra la mitologica sanità norvegese, che nel suo ultimo film-invettiva Michael Moore dice di non aver trattato perché «è così incredibilmente efficace che ero convinto che nessuno ci avrebbe creduto», e la tremenda sanità americana, incubo dei socialisti europei e dei liberal d'oltreoceano (la tesi di Moore è che la sanità cubana sia migliore di quella statunitense, fate voi). "Sicko" di Michael Moore non è ancora arrivato qui in Norvegia, ma ho letto abbastanza recensioni di esso da essermene fatto un'idea. Ho letto anche un'intervista in cui afferma di non aver parlato del sistema sanitario norvegese perché «è così incredibilmente

Prodi e il "niet" dei comunisti

di Fausto Carioti Enrico Cuccia, l’uomo che ha creato Mediobanca e l’ha governata per oltre mezzo secolo, diceva che le azioni delle società quotate in Borsa non si dovevano contare, ma pesare, perché alcune, quelle del gotha del capitalismo italiano, erano più pesanti di altre. Storie del salotto buono. Palazzo Chigi di questi tempi più che un salotto sembra un manicomio, ma la morale è la stessa: alcuni azionisti, pur possedendo un pugno di azioni, contano molto più degli altri. Numeri alla mano, il “patto di sindacato” rappresentato da Rifondazione, Comunisti italiani e Verdi vale un quarto della maggioranza, ma le loro azioni, alla prova dei fatti, pesano più di quelle dei centristi e dei sedicenti riformisti. Se la riforma delle pensioni doveva essere la madre di tutte le rese dei conti, la partita che determinava chi comanda davvero nella maggioranza, ieri il verdetto è stato chiaro: l’asse anti-riformista che lega la sinistra dell’Unione ai sindacati confederali, e in particolar

Anche Napolitano ha detto no a Prodi

di Fausto Carioti Ci mancava solo il Quirinale. Non bastasse la recalcitrante Emma Bonino, non bastasse Lamberto Dini, che raccontano sempre più indignato e intenzionato (questione di giorni, se non di ore) a prendere le distanze in modo plateale da un governo che ritiene egemonizzato dai comunisti, non bastassero il manifesto per le riforme del riottoso Francesco Rutelli e tutte le altre rogne, anche Giorgio Napolitano si è messo di traverso sulla strada del premier. Prodi è impegnato a uscire fuori dalla riforma delle pensioni con le ossa il meno possibile rotte. Il presidente del Consiglio ha capito (non era difficile) che, per quanto si sforzi, non riuscirà a trovare una soluzione capace di accontentare sia i riformisti dell’Unione sia l’ala sinistra del suo schieramento. Il crollo dei consensi per tutti i partiti che lo sorreggono ha innescato infatti un gioco politico pericolosissimo per il premier: ogni sigla della maggioranza è costretta a recuperare consensi tra gli elettori d

La favola dei lavori usuranti

di Fausto Carioti Marchette di classe. Nel senso di classe sociale, categoria marxiana ormai scomparsa in tutto il mondo civilizzato, ma che in Italia sopravvive grazie alla mentalità paleoindustriale del governo Prodi. Alla fine la contrattazione con i sindacati sulla riforma delle pensioni si è ridotta a una riga sulla lavagna. Da un lato i “buoni”, i lavoratori pubblici delle categorie vicine alla maggioranza, con in tasca la tessera del sindacato confederale. Spiccano le maestre d’asilo, che con sprezzo del ridicolo il governo Prodi chiama a raccolta per rimpiazzare i minatori del Sulcis, ormai estinti, nella lista della manodopera alle prese con i lavori più pesanti. Qui c’è lo zoccolo duro del blocco sociale degli elettori di sinistra. Per tutti costoro le regole cambieranno, ma in meglio: potranno andare in pensione prima. Nell’altro lato quelli che la riforma previdenziale la pagheranno. Partite Iva, professori universitari, piloti d’aereo (questi ultimi sindacalizzati, ma quas

Il Kerouac che la Pivano non vi racconta

Quello che dice «“I’m not a beatnik. I’m a Catholic”». E ribalta tutti gli stereotipi che ne fanno un sessantottino ante litteram. Lo trovate sul sito di Antonio Socci .

D'Alema li applaude, Washington li processa

Migliore esempio dell'abisso politico che separa la Farnesina da Washington non lo si poteva trovare. Nelle stesse ore in cui Massimo D'Alema, per il tripudio dei suoi alleati comunisti, applaude gli adoratori della morte palestinesi , il governo americano mette sotto processo , in Texas, la Holy Land Foundation for Relief and Development, fondazione accusata di finanziare gli stessi macellai di Hamas. La Ue, intanto, resta a guardare. A Bruxelles ancora tremano i polsi per avere smesso temporaneamente di fornire finanziamenti diretti ad Hamas...

Quattro critiche all'Occidente sul terrorismo islamico. Con sorpresa

Quattro analisi su come l'Occidente e gli immigrati musulmani in Europa (non) stanno affrontando il problema del terrorismo islamico. 1) «Nei Paesi musulmani è la scuola ufficiale che contribuisce a fanatizzare quella gioventù dalla quale i sostenitori del terrorismo rimpinguano le proprie fila. Li reclutano tra i diplomati in teologia, tra gli ingegneri, tra i medici. La continua ricerca di un Islam non violento è dovuta all'invenzione di un Islam moderato. Un atteggiamento che può essere spiegato con la paura di confrontarsi con l'Islam, nella sua globale e bellicosa realtà. Cercando di disarmare l'Islam sostenendo i suoi presunti portavoce moderati, le autorità politiche combattono una battaglia che stanno già perdendo». 2) «La generosità dell'Occidente nel permettere alle organizzazioni politiche musulmane di penetrare nelle società islamiche in Europa, di diffondersi tra i loro giovani ed arruolarli per i loro fini è stata un errore, il preludio che ha consenti

Parliamo di Harry Potter

Massì, spendiamo qualche riga su Harry Potter, il cui ultimo libro uscirà tra pochi giorni. Prima leggendo l'ultimo tentativo di esproprio proletario dei compagni (l'articolo è in prima pagina, in basso, ed è leggibile anche nella colonna di destra della pagina web). Molto divertente, anche se la comicità va ben al di là delle intenzioni di chi lo ha scritto. Segnalo soprattutto la frase: Harry Potter «è di sinistra perché poi anni dopo succedono esattamente le cose che lui aveva detto e tutti diranno che lui aveva ragione». Letta sul quotidiano di chi vuole rifondare il comunismo (il più grande disastro politico, umanitario ed economico della storia), la pretesa di avere ragione prima degli altri suona inevitabilmente esilarante. Poi, però, andiamo su The Volokh Conspiracy (un signor blog, per chi non lo conoscesse). Dove, oltre a porsi le domande che tutti ci stiamo facendo da anni (Is Dumbledore really dead? Which characters will live and which will die?), si riflette co

Super Fioroni e lo stato etico all'amatriciana

di Fausto Carioti Il bimbo passa troppo tempo a guardare immagini truculente su Internet e quando arriva a scuola fa il violento con i compagni? Niente paura, ci pensa Super Fioroni. Sembra la trama di una canzone demenziale di Elio e le Storie Tese. Invece è la cronaca del Consiglio dei ministri di ieri. Dove, giusto per non perdere l’abitudine, sono volati gli stracci. Tutta colpa di Francesco Rutelli. Il quale ricorda sempre più lo Zelig di Woody Allen: i suoi compagni di partito lo picchiano, quelli della sua coalizione picchiano quelli della Margherita e gli elettori, ogni volta che possono, prendono indistintamente a schiaffi l’intero centrosinistra. Insomma, succede che il vicepremier e ministro dei Beni culturali si presenta al tavolo di palazzo Chigi con la sua ultima fatica, un disegno di legge per la tutela dei minori dinanzi a film e videogiochi, e la illustra ai colleghi. Smorfia disgustata di Giuseppe Fioroni, ministro della Pubblica Istruzione: «Non basta». Rosy Bindi, P