Il ministro di Repubblica

Premesso che il governo puzza di morto e che sotto Finanziaria al novanta per cento cadrà, ecco, fatta questa piccola premessa, l'addio di Domenico Siniscalco non è una brutta notizia. Il ministro torinese (vedi Fiat) tanto caro a Confindustria, il ministro che ogni due giorni metteva le sue dimissioni sul tavolo e rivendicava il suo non essere politico come un marchio di verginità, ha sbattuto la porta di palazzo Chigi e, girato l'angolo, ha dato la notizia a Ezio Mauro, direttore di Repubblica, suo partito di riferimento, al quale ha detto di essere «scandalizzato» dal governo nel quale stava sino a mezz'ora prima. Al suo posto, dietro la scrivania che fu di Quintino Sella, si assisterà alla vendetta di Giulio Tremonti, forte stavolta dell'appoggio di Gianfranco Fini. Un ministro politico, che si assumerà responsabilità politiche per una Finanziaria politica. Tanto, con ogni probabilità entro poche settimane il governo cadrà. Tanto, con ogni probabilità sarebbe caduto comunque.
PS. Prima Renato Ruggiero, ora Siniscalco: le sòle che Torino passa a Berlusconi aumentano...

Sullo stesso argomento vedi anche: Walking Class

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