11/9, perché Bush ha fallito l'impegno più importante

Quella sera di quattro anni fa, la sera dell'11 settembre 2001, tra le poche certezze che tanti di noi avevano, nella loro ingenuità, c'era che ben presto, nel giro di qualche settimana, qualche mese nella peggiore delle ipotesi, gli ideatori del massacro delle Twin Towers sarebbero diventati materiale da History Channel. Uccisi in qualche grotta afghana da un marine di colore, i loro volti sfigurati avrebbero fatto il giro del mondo, per poi passare definitivamente nei dvd di storia sui quali studieranno i nostri figli.
Sono passati quattro anni. History Channel può aspettare, New York ancora non ha festeggiato la morte di chi ha ucciso i suoi figli e forse non lo farà mai. Bin Laden e al Zawahiri continuano ad essere materiale per le breaking news della Cnn. I due macellai sono sempre qui, nella lista dei Most Wanted Terrorists dell'Fbi. Del primo manca la prova dell'esistenza in vita, ma le stesse autorità statunitensi sono le prime a ritenerlo vivo e vegeto. Quanto ad al Zawahiri, in questi quattro anni ha girato più video di Britney Spears. Dire che i due sono rinchiusi in qualche buco e incapaci di qualunque azione, dire che i loro uomini sono decimati e la loro organizzazione incapace di colpire, è una pietosa bugia, smentita dai morti di Madrid e di Londra, morti che potevano essere chiunque di noi. Nel frattempo i due hanno trovato in al Zarqawi l'apprendista macellaio cui affidare lo sbarco dell'azienda su nuovi mercati. Anche lui a piede libero, dopo aver tagliato teste davanti alle videocamere e spedito la videocassetta a casa nostra.
Se Bush sinora non ha mantenuto il suo impegno più importante è perché, tra i tanti cadaveri che abbiamo visto in questi anni, non c'erano gli unici cadaveri che ci dovevano essere, quelli dei tre macellai islamici. Bush ha fallito perché il cervello di bin Laden in questo momento sta lavorando a come uccidere qualcuno di noi, invece di essere dove dovrebbe, e cioè in una teca di vetro dell'American Institute of Criminology.

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