Fidel Castro morente raccontato dalla figlia Alina

Da non perdere l'intervista ad Alina Castro apparsa oggi sul Corriere della Sera. Qualche chicca, ad uso e consumo dei tanti poveri illusi e/o idioti italo-latinoamericani (more info here) che ancora si bevono la favola del comunismo gioioso modello Havana Club:

«Ricordo che all'età di tre anni i cartoni animati di Topolino furono rimpiazzati in televisione dalle esecuzioni ordinate da mio padre. Fu per me un trauma e ne parlo nella mia autobiografia "Alina, la figlia ribelle di Fidel Castro"».

«La sinistra europea, i Paesi non allineati e le star di Hollywood lo vedono come l'ultimo dei mohicani. L'hanno talmente idealizzato da non riuscire più a vedere di là dallo schermo da loro stessi creato. L'idea di una rivoluzione proletaria nei Caraibi è molto più esotica per la sinistra europea che non le purghe staliniane. E lo dico da persona di sinistra».

«Uno dei Paesi che l'hanno idealizzato di più resta l'Italia. Ogni volta che la visito vedo più t-shirt di mio padre e di Che Guevara che non nel resto del mondo. Nell'immaginario collettivo degli italiani lui sarà legato per sempre a Guevara: insieme sono gli eterni rivoluzionari. L'ultimo pretesto dei marxisti per difendere la loro ortodossia. Questa gente non conosce la realtà cubana e farebbe meglio a vivere nel Paese per un po', prima di parlare».
Il resto, compreso il rapporto con Cristo del dittatore cubano in questi suoi ultimi giorni di vita, lo si può leggere sul sito del Corriere.

Lettura consigliata: Stubbornly moribund, di Carlos Alberto Montaner.

Le ultime indiscrezioni sullo stato di salute del macellaio cubano: U.S. officials say Castro believed to have terminal cancer, Associated Press.

Piccola selezione cubana da questo blog:
"Il male di Fidel Castro è incurabile. Non arriverà al 2007"
La Leni Riefenstahl di Guevara e Castro
Andy Garcia contro Castro e Guevara (c'è una Hollywood che pensa)
Il libro nero del comunismo cubano (ovvero il conto del macellaio)

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