Joseph chi? Multiculturalismo in Vaticano: i gesuiti difendono il jihad

Dal blog di Sandro Magister. Copio e incollo.
L’ultimo numero di ottobre della “Civiltà Cattolica” – l’autorevole rivista dei gesuiti di Roma stampata con il controllo e l’autorizzazione delle autorità vaticane – apre con un editoriale sull’islam che lascia allibiti.

L’editoriale fornisce una descrizione molto dettagliata e allarmante dell’islam fondamentalista e terrorista, dietro il quale “ci sono grandi e potenti stati islamici” : un islam proiettato alla conquista del mondo e nutrito di violenza “per la causa di Allah”.

Ma lo fa senza un solo cenno di critica a questo nesso tra la violenza e la fede.

E come se questo nesso fosse un dato ineluttabile, contro il quale l’Occidente e la Chiesa poco o niente dovrebbero fare: poco sul terreno pratico – basti vedere la pochezza delle misure antiterroristiche suggerite – e niente su quello teorico.

Soprattutto, è come se Benedetto XVI non avesse neppure pronunciato, il 12 settembre scorso, la sua lezione di Ratisbona.

In essa papa Joseph Ratzinger mirava proprio a liberare la fede – ogni fede – dal legame con la violenza e a unirla invece indissolubilmente alla ragione: ai fini di un dialogo positivo e costruttivo tra il cristianesimo e le altre culture e religioni, islam compreso.

L’editoriale della “Civiltà Cattolica” appare invece come un manifesto delle teorie multiculturali: l’islam è fatto così e va accettato per quello che è.
Il resto gli interessati lo possono leggere qui.

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