Finanziaria, tutti gli sprechi delle giunte rosse (e non solo)

Sarà uno dei tormentoni di fine anno e della stessa campagna elettorale. Da una parte il governo, cioè il centrodestra, che per far quadrare i conti di una Finanziaria piuttosto "complessa" preferisce il taglio delle spese all'aumento delle imposte (impresa meritoria, chiaramente motivata dalla disperazione). Dall'altra le amministrazioni locali, soprattutto comunali, cioè di fatto il centrosinistra, che amministra 62 comuni capoluogo contro i 40 della Cdl, che di rinunciare a certe spesucce proprio non ne vogliono sapere e mandano avanti lo spauracchio della macelleria sociale, sempre buono quando si tratta di prendersela con Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti. Vedi, a puro titolo di esempio, Rosa Russo Iervolino, sindaco di Napoli, che si lamenta per i 173 milioni di euro di "tagli" al bilancio del suo Comune e minaccia: «I Comuni nei prossimi dodici mesi avranno meno soldi per i servizi agli anziani, agli invalidi e alle categorie svantaggiate». Ovviamente, la Iervolino si scorda di dire quanto rappresentano quei 173 milioni di euro (prendiamoli per buoni) sull'intero bilancio del Comune di Napoli, vale a dire il 4,8%. E risulta difficile da credere che nel bilancio dell'amministrazione partenopea non si annidino sprechi e clientele varie per una percentuale di spesa inferiore al 5%. Di certo, prima di arrivare alla carne viva degli anziani e degli invalidi, di grasso da tagliare ce n'è tanto.
Berlusconi è convinto che vincerà le elezioni chi saprà essere più convincente su questo argomento e intende impostare parte della campagna elettorale proprio su tale tema: la nostra volontà di non alzare le tasse contro i vostri sprechi clientelari. Così si è fatto preparare manifesti come questi (gli altri si trovano qui) e ha preparato un sito come questo.
Senza alcun legame con la vicenda elettorale, ma in nome di una meritoria battaglia in difesa delle tasche dei contribuenti, la Confedilizia intanto ha pubblicato un libro che raccoglie il meglio delle inchieste sugli sprechi delle amministrazioni locali condotte da Libero e da altri quotidiani negli scorsi mesi. La buona notizia è che il libro si può scaricare gratis dal sito di Confedilizia. E questo è il link per fare il download del volumetto, in formato Pdf. Vi si narra, tra le tante altre cose, di un ambizioso planetario per il quale il Comune di Napoli ha già stanziato 500.000 euro e che all'ombra del Vesuvio forse non arriverà mai, dei 915.000 euro spesi dal Comune di Verona «per favorire l’inserimento di giovani nomadi nella realtà cittadina» e ovviamente finiti come ci si può immaginare e di tanti altri episodi interessanti. «Solo attenendoci ai 170 casi citati in questa nostra Odissea nello spreco», scrive Confedilizia nel libro, «si scopre che in un anno, o giù di lì, se ne sono andati in fumo circa 2 miliardi, 352 milioni, 896 mila, 99 euro». Tutto da leggere, insomma. Così, la prossima volta che qualcuno ci dirà che i Comuni sono costretti a tagliare i soldi «per i servizi agli anziani, agli invalidi e alle categorie svantaggiate», avremo già la pernacchia pronta.

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