"Undercover Mosque", viaggio clandestino nelle moschee inglesi

Mandare un giornalista a confessarsi in Chiesa e riportare il testo delle confessioni non è cosa difficile. Più complesso, ma molto più interessante, è inviare un giornalista "sotto copertura" in moschea, ad ascoltare i sermoni degli imam. E' quanto ha fatto l'emittente Channel 4 nel Regno Unito. Ne è uscita un'inchiesta, "Undercover Mosque", andata in onda il 15 gennaio.

Un reporter inglese ha potuto così registrare le prediche degli imam che fanno capo alle principali associazioni islamiche cosiddette moderate. L'esito è agghiacciante. Il cronista ha assistito a sermoni nei quali predicatori di scuola saudita (e quindi wahabita) proclamavano la supremazia dell'islam, annunciavano l'avvento di una nuova jihad contro gli infedeli (cioè contro tutti noi) e diffondevano l'odio per i non musulmani e per i musulmani che non seguono i precetti dell'islam più intollerante.

«Un esercito di islamici si solleverà», ha annunciato un predicatore in moschea. Un altro ha detto che compito degli islamici inglesi deve essere «smantellare» la democrazia britannica: devono «vivere come uno Stato all'interno dello Stato» fin quando non saranno «forti abbastanza da prendere il potere». L'inchiesta ha svelato anche che le università dell'Arabia Saudita stanno attirando numerosi giovani islamici occidentali per allevarli secondo i dettami dell'islam più antimoderno e antioccidentale, e quindi inviarli in giro per il mondo come predicatori.

Nei centri di cultura islamica inglesi sono disponibili dvd e libri che riportano i sermoni di questi predicatori di scuola saudita, le cui prediche sono rintracciabili anche sul Web. Contengono "insegnamenti" sulle donne («Allah ha creato la donna deficiente, il suo intelletto è incompleto»), sulle ragazze («se arrivata all'età di 10 anni non indossa il hijab, noi la picchiamo») e sugli omosessuali. Qualcosa di molto simile a quanto raccontato ieri da Magdi Allam sul Corriere, nel suo articolo sul predicatore d'odio islamico di Verona.

Ovviamente, nessun corrispondente da Londra della Rai ha sentito la necessità di riprendere la vicenda in un servizio da trenta secondi.

Addendum 1. "Undercover Mosque" è reperibile (fino a quando?) su YouTube in sei parti:
Parte 1
Parte 2
Parte 3
Parte 4
Parte 5
Parte 6

Addendum 2. Da leggere il commento di Bruce Bawer (hat tip per l'intera storia, dovessimo aspettare che una notizia simile ce la dia il Tg1 di Gianni Riotta staremmo freschi) sul suo blog (no permalink, sorry; il post è quello datato 26 gennaio 2007).

Addendum 3. Qui altro materiale recentissimo sui dvd in vendita nella moschea centrale di Londra (stavolta l'argomento sono gli ebrei), oltre ad alcune immagini agghiaccianti della manifestazione dei musulmani davanti alla stessa moschea nei giorni delle polemiche per la pubblicazione delle vignette sull'islam sul quotidiano danese Jyllands-Posten. Occhio alle scritte sui cartelli.

Addendum 4. Qui il video del recente confronto, a Londra, tra Daniel Pipes (che ne ha scritto qui) e il sindaco rosso Ken Livingstone. Argomento, ovviamente, l'islam.

Addendum 5. Materiale da questo stesso blog sugli islamici in Gran Bretagna:
In ospedale con le mani sporche: è Allah che lo vuole
Storie di gay e di imam
La cittadinanza serve all'integrazione? Il caso degli islamici inglesi

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