Sorpresa (si fa per dire): anche gli ebrei hanno scelto Alemanno
di Fausto Carioti Ma davvero pensano che qualche elettore orienti il proprio voto in base a quello che gli suggeriscono loro? Se è così, farebbero bene a ridimensionare il rapporto con il loro ego. Furio Colombo e Gad Lerner, assieme a numerosi esponenti dell’ala sinistra della comunità ebraica, il 24 aprile avevano lanciato un appello appassionato per votare contro Gianni Alemanno. «Non ci ha convinto la sceneggiata di Alemanno che, mentre ribadiva che avrebbe corso da solo al ballottaggio per la poltrona di sindaco di Roma, ha espresso solidarietà a Storace», scrivevano allarmati. Il candidato sindaco del PdL, avvertivano, «avrà dalla sua anche i voti di Storace, quelli dei naziskin e di tutte le organizzazioni della peggiore destra, ben presenti a Roma». Per convincere i tanti elettori ebrei della capitale, non esitavano ad evocare lo spettro delle leggi razziali e dei campi di concentramento: «Non si difende la democrazia premiando l’antisemitismo e gli eredi morali del fascismo-na