Quelli che quando in piazza ci vanno loro è un momento di alta democrazia

Rigurgiti di odio antropologico sul Manifesto di oggi. Articolo a pagina 4. Occhio al linguaggio. Titolo: «Carica lombarda su Roma». Incipit: «Saranno numerosi come le cavallette. Quasi un'orda barbarica, i lombardi che caleranno su Roma per "difendere la famiglia tradizionale dal relativismo laicista imperante", saranno, secondo gli organizzatori, non meno di cinquantamila». Poche righe più in là: «E' il frutto avvelenato di una macchina organizzativa imponente che si è mobilitata fin dal giorno successivo all'idea della manifestazione». Infine: «La Cei utilizzerà parte dell'otto per mille versato dagli italiani alla chiesa cattolica per finanziare la manifestazione». Quest'ultima "notizia", assicurano gli organizzatori del Family Day, è assolutamente falsa (e ovviamente il quotidiano comunista si guarda bene dal dare non dico una prova, ma almeno un indizio, una traccia seppure vaga, di questo legame economico).

Nel caso non si fosse capito, il linguaggio razzista e le invenzioni che usano per demonizzare una piazza che non hanno evocato loro confermano che hanno una paura fottuta.

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