Duemila euro al mese, una moglie e tre figli a carico: i "ricchi" di Visco
Lasciamo perdere i super-ricchi, tipo quelli che guadagnano 3.500 euro al mese e che, coerentemente con il credo della maggioranza che la esprime, la Finanziaria di classe del governo Prodi provvede a massacrare. E lasciamo perdere anche le tabelle e i calcoli pubblicati dai giornali di area liberal-conservatrice. Sono tutte fatte (o comunque controllate) da fior di commercialisti, ma spunta sempre qualcuno con il cervello all'ammasso che si rifiuta di prenderle in considerazione semplicemente perché appaiono su organi di opposizione (basterebbe prendere in mano una calcolatrice e rifare i conti, ma non tutti sono in grado di calcolare una percentuale. Ennesima conferma del fallimento del sistema scolastico italiano).
Usiamo, invece, il calcolatore di Repubblica.it, controllato e approvato dal ministero delle Finanze, come faceva sapere nei giorni scorsi il quotidiano on line di largo Fochetti. Prendiamo in considerazione un individuo con il reddito lordo di 40.000 euro l'anno, che nel caso di un dipendente fanno circa 2.000 euro netti al mese. Mettiamogli a carico una moglie e tre figli minorenni, uno dei quali al di sotto dei tre anni (che, per inciso, costa nettamente più degli altri). Chiediamoci se una famiglia del genere, specie in una grande città, possa permettersi di condurre una vita di tenore alto, medio o basso. Fatto? Ora facciamo click e guardiamo il risultato, ovvero la differenza tra l'aumento delle aliquote Irpef e le nuove (si può dire ridicole?) detrazioni. Il lavoratore dipendente e la sua famiglia pagheranno in più di tasse, rispetto all'anno precedente, 386,27 euro.
Se chi precepisce lo stesso reddito è un lavoratore autonomo, pagherà in più 1.147,48 euro. Se è un pensionato, la differenza, sempre a scapito del contribuente, sarà di 1.006,73 euro. Ovviamente, ci si può sbizzarrire a cambiare reddito, tipologia e numero dei familiari, ma l'andazzo questo è.
Non ho commenti da fare perché mi pare tutto molto chiaro.
Stesso tema, su Phastidio: "Vi sentite più ricchi o più coglioni?".
Usiamo, invece, il calcolatore di Repubblica.it, controllato e approvato dal ministero delle Finanze, come faceva sapere nei giorni scorsi il quotidiano on line di largo Fochetti. Prendiamo in considerazione un individuo con il reddito lordo di 40.000 euro l'anno, che nel caso di un dipendente fanno circa 2.000 euro netti al mese. Mettiamogli a carico una moglie e tre figli minorenni, uno dei quali al di sotto dei tre anni (che, per inciso, costa nettamente più degli altri). Chiediamoci se una famiglia del genere, specie in una grande città, possa permettersi di condurre una vita di tenore alto, medio o basso. Fatto? Ora facciamo click e guardiamo il risultato, ovvero la differenza tra l'aumento delle aliquote Irpef e le nuove (si può dire ridicole?) detrazioni. Il lavoratore dipendente e la sua famiglia pagheranno in più di tasse, rispetto all'anno precedente, 386,27 euro.
Se chi precepisce lo stesso reddito è un lavoratore autonomo, pagherà in più 1.147,48 euro. Se è un pensionato, la differenza, sempre a scapito del contribuente, sarà di 1.006,73 euro. Ovviamente, ci si può sbizzarrire a cambiare reddito, tipologia e numero dei familiari, ma l'andazzo questo è.
Non ho commenti da fare perché mi pare tutto molto chiaro.
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