Il solito Berlusconi. O forse no - Interviene Renato Brunetta
Dopo il sottoscritto, Sandro Bondi, Franco Frattini e Antonio Socci, sull'argomento interviene uno spumeggiante Renato Brunetta.
«Forza Italia è un movimento di massa, interclassista, fortemente permeato di cultura liberale, cattolica, socialista. Senza debiti ideologici che la leghino alla parte morta dello scorso secolo. Vincente, ma in crisi. E’ un movimento-partito a forte leadership, senza però mediazioni intermedie tra leader e base. I forzaitalioti (lo dico con amore) danno del tu a Berlusconi, ma tra di loro si danno del lei. I gruppi dirigenti esistono, ma non sono altro che gli eletti, a ogni livello. E non dirigono un bel nulla, almeno secondo le vecchie regole della politica. Non esiste, o quasi, disciplina di partito; non esiste, o quasi, vita di partito. Riunioni, dibattiti, votazioni, selezione dei quadri dirigenti: tutto avviene in maniera anomala, atipica. E questo è un fatto, peraltro non necessariamente negativo, dato anche che avviene con grande partecipazione e grande efficienza. (...)
Forza Italia è un movimento generoso e sprecone. Generoso perché capace di grandi slanci, di grandi intuizioni, di grande partecipazione. Sprecone, perché troppo spesso si dimentica della sua gente, dei suoi elettori, di rappresentare con forza i loro interessi. Gli elettori di F.I., di solito, non chiedono nulla. Non ti presentano il conto. Semplicemente, quando delusi, non ne possono più, non vanno a votare. F.I. è anche un partito in cui sono passati tanti furbi, profittatori, volta gabbana: per fortuna non hanno fatto grandi danni. Via loro, i voti sono rimasti».
Qui il testo integrale dell'intervento di Brunetta.
«Forza Italia è un movimento di massa, interclassista, fortemente permeato di cultura liberale, cattolica, socialista. Senza debiti ideologici che la leghino alla parte morta dello scorso secolo. Vincente, ma in crisi. E’ un movimento-partito a forte leadership, senza però mediazioni intermedie tra leader e base. I forzaitalioti (lo dico con amore) danno del tu a Berlusconi, ma tra di loro si danno del lei. I gruppi dirigenti esistono, ma non sono altro che gli eletti, a ogni livello. E non dirigono un bel nulla, almeno secondo le vecchie regole della politica. Non esiste, o quasi, disciplina di partito; non esiste, o quasi, vita di partito. Riunioni, dibattiti, votazioni, selezione dei quadri dirigenti: tutto avviene in maniera anomala, atipica. E questo è un fatto, peraltro non necessariamente negativo, dato anche che avviene con grande partecipazione e grande efficienza. (...)
Forza Italia è un movimento generoso e sprecone. Generoso perché capace di grandi slanci, di grandi intuizioni, di grande partecipazione. Sprecone, perché troppo spesso si dimentica della sua gente, dei suoi elettori, di rappresentare con forza i loro interessi. Gli elettori di F.I., di solito, non chiedono nulla. Non ti presentano il conto. Semplicemente, quando delusi, non ne possono più, non vanno a votare. F.I. è anche un partito in cui sono passati tanti furbi, profittatori, volta gabbana: per fortuna non hanno fatto grandi danni. Via loro, i voti sono rimasti».
Qui il testo integrale dell'intervento di Brunetta.