Quelli che il Papa lo vogliono in ginocchio davanti all'islam
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Chi, invece, vuole capire davvero ciò che il papa ha detto nell'occasione della recita dell'Angelus, oltre a leggere il testo integrale del suo intervento sul sito ufficiale della Santa Sede, può leggerne la cronaca su Asia News, l'agenzia stampa di padre Bernardo Cervellera. Un estratto: «Benedetto XVI, come ci si aspettava, ha parlato, prima della recita dell’Angelus, delle reazioni del mondo musulmano alle sue parole, ha chiarito che l’ormai famosa citazione contro Maometto non esprime il suo pensiero (il che è peraltro chiaro dal contesto), ha rinviato alla dichiarazione di ieri del cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, ma non ha chiesto scusa. Farlo, come chiedono governi e folle islamici, avrebbe avuto il senso di un’ammissione di colpa, dando in pratica ragione a chi contesta, laddove Benedetto XVI e il Vaticano insistono sul fatto che il discorso non è stato compreso e che esso non contiene un attacco all’Islam».
Per tutte le considerazioni e gli approfondimenti in materia, si rimanda a quanto scritto nel post precedente.
Update. Immancabile, su Repubblica del 18 settembre, il commento di Marco Politi sulla Waterloo vaticana.
Update 2.0. L'editoriale appena scritto da padre Bernardo Cervellera, uno dei pochi che sta raccontando le cose come stanno davvero, si può leggere qui.
Update 3.0. Sandro Magister, imperdibile e intelligente come sempre: "L'irragionevole guerra dell'islam contro Benedetto XVI".
Update 4.0. Intervista di Tommaso Montesano a Bernardo Cervellera, per Libero del 19 settembre: "E' una campagna stampa per infangare la Chiesa".