Qui non si bestemmia, ma si difende il diritto alla bestemmia

Tocca a Daniel Pipes, editorialista politicamente scorretto del New York Sun e di altre testate, ridurre la questione ai suoi termini essenziali: «L'Occidente si batterà in difesa delle sue abitudini, inclusa la libertà di parola, o gli islamici imporranno il loro modo di vivere all'Occidente? A conti fatti, non c'è spazio per i compromessi: o gli occidentali si terranno stretta la loro civiltà, incluso il diritto all'insulto e alla bestemmia, oppure no. Più specificatamente: gli occidentali si adegueranno a una differenza di trattamento, per la quale gli islamici sono liberi di insultare l'ebraismo, il cristianesimo, l'induismo e il buddismo, mentre Maometto, l'Islam e i musulmani hanno il diritto di immunità dagli insulti? I musulmani abitualmente pubblicano vignette assai più offensive di quelle danesi. Debbono essere autorizzati a insultare gli altri mentre loro sono esentati da simili insulti?».
La mia risposta: qui non si bestemmia, ma si difende il diritto alla bestemmia. O sì, o no. Tertium non datur. E voi, da che parte state?

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