Le ragioni di Israele e le colpe di Hamas
di Fausto Carioti Le bombe sganciate dagli aerei con la stella di David sui miliziani di Hamas nella striscia di Gaza sono manna dal cielo per i tanti nemici di Israele che popolano le redazioni delle agenzie, dei telegiornali e dei quotidiani europei. «Oltre 200 morti» e «carneficina» sono le espressioni che rimbalzano nei titoli e nei primi commenti. Il tutto viene farcito con le foto dei civili palestinesi disperati e degli edifici colpiti, dove il rischio, come sempre quando di mezzo c’è Israele, è che la tragedia vera si mescoli alla messinscena (forse qualcuno ricorda Adnan Hajj, il fotografo libanese dell’agenzia Reuters che nell’estate del 2006 ritoccava al computer le fotografie dei bombardamenti israeliani su Beirut per farle apparire più cruente, o le scenografie organizzate da Hezbollah, che davanti alle telecamere occidentali faceva accendere le sirene alle ambulanze vuote allo scopo di “drammatizzare” la situazione). Quindi lo Stato di Israele è malvagio ed è «come il Ter