Gino Strada smentisce Gino Strada

Gino Strada 1. E' il 3 novembre 2006. Il fotoreporter Gabriele Torsello è stato appena liberato dai talebani. Strada è intervistato da Repubblica. «Questo epilogo premia il nostro modo di stare in Afghanistan. (...) E' stata premiata la credibilità che Emergency si è costruita in Afghanistan in tanti anni di lavoro». «Si parla di riscatto», azzarda l'intervistatore. Risposta di Strada: «Non ne so nulla, noi ci siamo occupati di tenere aperto il dialogo, non della mediazione».

Gino Strada 2. E' il 9 aprile 2007. Adjmal Naqeshbandi, l'interprete del giornalista di Repubblica Daniele Mastrogiacomo, è stato appena decapitato dai talebani. Strada è intervistato da Sky Tg24:
Il governo italiano pagò due milioni di dollari per la liberazione di Gabriele Torsello, il fotoreporter italiano rapito nel sud dell’Afghanistan nell’ottobre del 2006 e rimasto per 23 giorni nelle mani dei sequestratori. Lo ha detto a Sky Tg24 il fondatore di Emergency Gino Strada, che ha aggiunto che il denaro fu affidato a Rahmatullah Hanefi, direttore dell’ospedale dell’organizzazione a Kabul, arrestato dai servizi segreti afghani perché sospettato di essere coinvolto nel sequestro di Daniele Mastrogiacomo.
Le differenze?

1) Contrariamente a quanto detto da Strada nella prima intervista, è stato pagato un riscatto e Strada sapeva tutto, tant'è che affidò la consegna dei soldi al suo più stretto collaboratore afgano.

2) Contrariamente a quanto detto da Strada nella prima intervista, il merito della liberazione di Torsello, più che alla «credibilità che Emergency si è costruita in Afghanistan in tanti anni di lavoro», deve andare ai soldi pagati dal governo italiano ai talebani, con ogni probabilità provenienti dai fondi del deprecato Sismi.

Che Strada nell'ottobre del 2006 abbia mentito per coprire chi ha condotto la trattativa e consegnato i soldi ci sta tutta, anche se qualcuno forse dovrebbe stupirsi vedendolo inventarsi frottole come fosse un SilvioBerlusconi o un Romano Prodi qualunque (il "no comment" è stato inventato apposta per evitare di dire simili bugie). Che abbia provato a dare ad Emergency meriti che spettano solo al malloppo sganciato dai servizi segreti italiani, invece, ci sta un po' meno.

Sull'uccisione di Adjmal Naqeshbandi, su questo stesso blog:
Una vita in cambio di una vita

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