L'autorevolezza dei critici del global warming

Vogliono farci credere che gli scienziati che contestano la teoria del global warming sono pochi, una percentuale infima dei membri della comunità scientifica. E soprattutto che sono degli enormi sfigati, i paria della scienza.

Bugie, buone per chi ha non ha argomentazioni migliori. Questo è il rapporto di minoranza appena presentato al Senato americano sul riscaldamento globale. Contiene contestazioni alla lagna dell'effetto serra e/o alla necessità di aderire al protocollo di Kyoto sottoscritte da 650 scienziati in tutto il mondo. Compresi alcuni premi Nobel.

Tra questi:

Ivar Giaever, vincitore del Nobel per la Fisica nel 1973
“I am a skeptic,” Giaever announced in June 2008. “Global warming has become a new religion,” Giaever added. “I am Norwegian, should I really worry about a little bit of warming? I am unfortunately becoming an old man. We have heard many similar warnings about the acid rain 30 years ago and the ozone hole 10 years ago or deforestation but the humanity is still around. The ozone hole width has peaked in 1993,” he continued. “Moreover, global warming has become a new religion. We frequently hear about the number of scientists who support it. But the number is not important: only whether they are correct is important. We don' really know what the actual effect on the global temperature is. There are better ways to spend the money,” he added.
Gary S. Becker, vincitore del premio Nobel per l'Economia nel 1992
"Future generations would be better off if the present generation, instead of investing the $800 billion in greenhouse gas-reducing technologies, invested the same amount in capital that would be available to future generations," Becker wrote on February 4, 2007.
Post scriptum. Già che ci siete, una robina d'archivio: Negazionismo ambientalista.

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