Mito da sfatare: la superiorità culturale islamica

Nei paesi occidentali è in atto da qualche tempo, tra le elite politiche e intellettuali, uno sforzo propagandistico che da un lato mira a denigrare il passato dell’Europa, e dall’altro a presentare la storia dell’islam sotto la luce più positiva possibile. Una sua tipica espressione è l’idea della superiorità culturale dell’islam medievale sulla Cristianità europea.

Secondo la versione presente in quasi tutti i manuali scolastici, e accolta perfino dal Consiglio d’Europa, nell’Europa medievale il sapere antico era andato quasi interamente perduto, ma fortunatamente era stato conservato dagli arabi, che lo tradussero nella loro lingua e lo trasmisero in Occidente, permettendo così la rinascita della civiltà europea. Senza l’apporto della cultura islamica l’Europa non avrebbe conosciuto il Rinascimento e lo sviluppo scientifico e tecnologico moderno. Il mondo occidentale ha quindi un grande debito nei confronti dell’islam.

Le ricerche più recenti, come quelle di Sylvain Gouguenheim, professore di storia medievale alla scuola normale superiore di Lione, hanno dimostrato quanto sia inesatto e parziale questo modo di leggere gli avvenimenti passati.
Il resto della recensione di Guglielmo Piombini ad "Aristotele contro Averroè", di Sylvain Gouguenheim, si trova qui.

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