Sventolando l'Union Mohammed

Brandelli di vecchia Europa che se ne vanno, nuovi segni di Eurabia che spuntano. In Gran Bretagna, entro la fine del prossimo anno, il nome più diffuso per i nuovi nati sarà Mohammed (incluse le sue tanti varianti, come Muhammad, Mohammad e Muhammed). Sarà così scalzato dalla prima posizione il più tradizionale dei nomi inglesi, Jack (nome che, anche se per tutt'altri motivi, è stato dato pure alla bandiera d'Oltremanica).

Gli studiosi interpellati dal Times, che ha dato la notizia, spiegano che - ovviamente - stiamo assistendo al risultato della sempre maggiore presenza in Gran Bretagna di immigrati islamici (le cui donne hanno un tasso di fertilità più alto di quelle "autoctone"), e dalla volontà, sempre più frequente, di dare ai loro figli il nome del profeta.

Chi dice infatti che l'Europa si sta secolarizzando, sbaglia: il fenomeno riguarda solo l'Europa cristiana. In quella islamica il processo è esattamente opposto. E le nuove generazioni, anche se nate in Gran Bretagna, si mostrano più radicali dei loro genitori.

Dal recente sondaggio condotto da Channel 4 sugli islamici inglesi emerge che:

- solo il 44% dei giovani musulmani inglesi (età compresa tra i 18 e i 24 anni) considera la Gran Bretagna il proprio paese (tra gli over 45 la media è del 55%);

- i giovani musulmani inglesi desiderano la sharia più dei loro genitori. Quelli che preferirebbero vivere sotto la sharia che sotto la legislazione inglese sono il 34% nella fascia d'età tra 18 e 24 anni, il 32% nella fascia compresa tra i 25 e i 44 e il 23% tra gli over 45.

- il 31% dei giovani islamici inglesi ritiene che gli attentati di Londra fossero "giustificati" dall'appoggio di Londra alla guerra al terrorismo (tra i musulmani inglesi over 45 l'adesione a questa tesi scende al 14%);

- il 51% dei giovani islamici inglesi è convinto che dietro agli attentati dell'11 settembre si nasconda una cospirazione degli Stati Uniti e di Israele (nelle fasce d'età superiori questa convizione è propria "solo" del 43% della popolazione);

- il 24% dei giovani musulmani (e il 21% di quelli di seconda generazione) è convinto che le ragazze non debbano andare a scuola (contro il 17% della media degli islamici inglesi).

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