Think Different
Hai voglia a dire che la storia è lotta di classe, che la differenza la fa il gap il tecnologico tra una civiltà e l'altra e così via. La storia la fanno gli uomini, la differenza la fanno gli uomini. Pochi uomini, spesso. Ed è bellissimo leggere lo storico Victor Davis Hanson quando spiega come tre individui che hanno avuto il coraggio di rompere i vecchi schemi, tre "eretici", oggi siano in grado di cambiare il corso della storia.
Il presidente francese Nicolas Sarkozy, che, da solo, ha ristabilito l'amicizia della Francia con gli Stati Uniti e vuole lanciare l'economia francese nella sfida del libero mercato. Il generale David Petraeus, comandante dell'esercito statunitense in Iraq, il quale ha cambiato la strategia adottata sino ad allora contro i terroristi e ha insegnato a tutti i pessimisti che la sfida irachena può essere vinta. La olandese di origini somale, adesso rifugiata in America, Ayaan Hirsi Ali, grande nemica dell'Islam fondamentalista, che ovviamente l'ha condannata a morte. Osteggiata dai fanatici con la scimitarra e dalla sinistra continentale, ha sfidato a viso scoperto chi la vuole uccidere. A chi pensa che la misoginia e l'intolleranza dell'Islam siano una condanna inevitabile, ha mostrato che anche questi pregiudizi possono essere sfidati. A patto di avere coraggio e la convinzione di stare nel giusto: merce rara, nella vecchia Europa.
«Iconoclasti senza paura come loro tre possono davvero fare un'enorme differenza. Ci ricordano che la storia non è senza volto, e che dopo tutto può ancora essere cambiata da poche persone coraggiose».
Il presidente francese Nicolas Sarkozy, che, da solo, ha ristabilito l'amicizia della Francia con gli Stati Uniti e vuole lanciare l'economia francese nella sfida del libero mercato. Il generale David Petraeus, comandante dell'esercito statunitense in Iraq, il quale ha cambiato la strategia adottata sino ad allora contro i terroristi e ha insegnato a tutti i pessimisti che la sfida irachena può essere vinta. La olandese di origini somale, adesso rifugiata in America, Ayaan Hirsi Ali, grande nemica dell'Islam fondamentalista, che ovviamente l'ha condannata a morte. Osteggiata dai fanatici con la scimitarra e dalla sinistra continentale, ha sfidato a viso scoperto chi la vuole uccidere. A chi pensa che la misoginia e l'intolleranza dell'Islam siano una condanna inevitabile, ha mostrato che anche questi pregiudizi possono essere sfidati. A patto di avere coraggio e la convinzione di stare nel giusto: merce rara, nella vecchia Europa.
«Iconoclasti senza paura come loro tre possono davvero fare un'enorme differenza. Ci ricordano che la storia non è senza volto, e che dopo tutto può ancora essere cambiata da poche persone coraggiose».