Quando la sinistra non sta con i gay
Non è vero che la sinistra sta sempre con gli omosessuali. Dipende. Di sicuro, sta con loro se si tratta di attaccare il Vaticano, che rifiuta (e non potrebbe essere altrimenti, dal punto di vista di Santa Romana Chiesa) di dare il via libera alle unioni tra individui dello stesso sesso. Chiude ambedue gli occhi, però, quando dall'altra parte ci sono i tagliagole islamici. I quali gli omosessuali li pestano e li uccidono. Anche in Europa. Se si fa il conto degli allarmi lanciati dalla sinistra contro il Vaticano e contro le bande di immigrati musulmani (moltissimi imam inclusi) che vogliono portare in Europa l'omofobia e la misoginia che fanno legge dalle loro parti, il confronto manco si pone: finisce mille a zero.
Eccole qui, le cose che la sinistra (imitata spessissimo dalla destra) finge di non vedere. A Roma nei giorni scorsi si è svolto un convegno sulla dissidenza nel mondo islamico. Lo ha organizzato una serie di fondazioni liberali e conservatrici, come Magna Carta e Fare Futuro. Tra gli ospiti c'era Bruce Bawer (e il merito di averlo segnalato agli amici di Magna Carta me lo prendo tutto io). Questo è il suo racconto, apparso sul suo blog, che spiega quello che sta accadendo meglio di mille inchieste giornalistiche: «Tornato in albergo, ho telefonato al mio partner a Oslo. Solo per apprendere che poco prima era stato affrontato alla fermata del bus vicino casa nostra da due "giovani" musulmani. "Sei gay?", gli ha chiesto uno di loro. Quando lui ha confermato di esserlo, il "giovane" ha tirato fuori un taglierino dalla tasca. In quel momento è arrivato il bus e il mio partner ci è salito sopra. Ma non prima che il "giovane" riuscisse a dargli un potente calcio nelle gambe. Gli accondiscendenti e indifferenti politici europei hanno una lunga serie di domande alle quali rispondere. E siamo solo all'inizio».
Eccole qui, le cose che la sinistra (imitata spessissimo dalla destra) finge di non vedere. A Roma nei giorni scorsi si è svolto un convegno sulla dissidenza nel mondo islamico. Lo ha organizzato una serie di fondazioni liberali e conservatrici, come Magna Carta e Fare Futuro. Tra gli ospiti c'era Bruce Bawer (e il merito di averlo segnalato agli amici di Magna Carta me lo prendo tutto io). Questo è il suo racconto, apparso sul suo blog, che spiega quello che sta accadendo meglio di mille inchieste giornalistiche: «Tornato in albergo, ho telefonato al mio partner a Oslo. Solo per apprendere che poco prima era stato affrontato alla fermata del bus vicino casa nostra da due "giovani" musulmani. "Sei gay?", gli ha chiesto uno di loro. Quando lui ha confermato di esserlo, il "giovane" ha tirato fuori un taglierino dalla tasca. In quel momento è arrivato il bus e il mio partner ci è salito sopra. Ma non prima che il "giovane" riuscisse a dargli un potente calcio nelle gambe. Gli accondiscendenti e indifferenti politici europei hanno una lunga serie di domande alle quali rispondere. E siamo solo all'inizio».