Another Planet

Visto da Roma, sembra un racconto di fantascienza. Ma è tutto vero. La democrazia americana è anche questo, soprattutto questo.

Questo è John McCain che, appreso il verdetto delle urne, zittisce i suoi fan che fischiano e attaccano Barack Obama e dice di lui: «Era il mio rivale, adesso è il mio presidente». Meraviglioso.



Questo, invece, è il discorso con cui George W. Bush ha reso onore al vincitore. Un assaggino, tanto per capire la differenza con i Walter Veltroni e i Silvio Berlusconi de noantri:
«No matter how they cast their ballots, all Americans can be proud of the history that was made yesterday. Across the country, citizens voted in large numbers. They showed a watching world the vitality of America's democracy, and the strides we have made toward a more perfect union. They chose a President whose journey represents a triumph of the American story -- a testament to hard work, optimism, and faith in the enduring promise of our nation».
Quanto al mio personalissimo parere su Obama, l'ho scritto qui qualche mese fa, e lo ri-sottoscrivo in pieno.

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