Il maestro unico e Veltroni
Anche Walter Veltroni si schiera contro l'ipotesi di reintrodurre il maestro unico: idea «discutibile», dice il segretario del Pd.
Qualcuno, con il dovuto tatto, spieghi a Veltroni, che nel giugno del 2007 avviò la sua fantastica rincorsa elettorale proprio da Barbiana e dalla tomba di don Milani, che quel signore sepolto lì sotto era un "maestro unico", «e non sembra che abbia creato guai apocalittici», come gli fa notare il mio amico Marcello Inghilesi.
«Il maestro», scrive Inghilesi, che di don Milani fu allievo, «è colui che dà un metodo e deve essere unico, giusto o sbagliato che sia; se giusto bene; se sbagliato, caro Veltroni, don Milani diceva che avrebbe stimolato le capacità dialettiche dell’allievo. Il Maestro, nel dogma milaniano, era un Monarca assoluto».
Ditelo a Veltroni. Sennò di don Milani nel Pd non resta più nulla. A parte la tomba.
Qualcuno, con il dovuto tatto, spieghi a Veltroni, che nel giugno del 2007 avviò la sua fantastica rincorsa elettorale proprio da Barbiana e dalla tomba di don Milani, che quel signore sepolto lì sotto era un "maestro unico", «e non sembra che abbia creato guai apocalittici», come gli fa notare il mio amico Marcello Inghilesi.
«Il maestro», scrive Inghilesi, che di don Milani fu allievo, «è colui che dà un metodo e deve essere unico, giusto o sbagliato che sia; se giusto bene; se sbagliato, caro Veltroni, don Milani diceva che avrebbe stimolato le capacità dialettiche dell’allievo. Il Maestro, nel dogma milaniano, era un Monarca assoluto».
Ditelo a Veltroni. Sennò di don Milani nel Pd non resta più nulla. A parte la tomba.