Il contagocce di Kyoto
Un po’ tardi, ma alla fine gliel’hanno detto anche a loro. I lettori del Corriere della sera, grazie a un servizio ampio e documentato intitolato “ Il fallimento di Kyoto ”, hanno appena appreso che il patto nato in Giappone nel 1997 è morto e sepolto. Nessun Paese industrializzato ha voglia di svenarsi per esso, né di ridurre la propria crescita economica e tagliare posti di lavoro. “La sua applicazione”, si legge nell’articolo, “è stata rifiutata da alcuni governi e ha creato notevoli difficoltà ad altri. In pratica, oggi più di mezzo mondo lo ignora”. Per sapere il resto della verità, e cioè che il protocollo di Kyoto poggia su basi tutt’altro che scientifiche, e che la teoria che dovrebbe sorreggerlo fa acqua da tutte le parti, i lettori del Corriere dovranno invece aspettare qualche altro anno. Certe rivelazioni è meglio dosarle con il contagocce. Post scriptum. E’ andata meglio ai lettori del Daily Telegraph, quotidiano della solida borghesia d’Oltremanica. Nell’edizione della sc