Il badante di Romano

C'era una volta il sindacato che difendeva i lavoratori. Anche e soprattutto dal governo. E diceva al governo: attenzione, che così fai male ai lavoratori. C'era una volta, ma adesso non c'è più. Ora c'è il sindacato che difende il governo dai lavoratori. E dice ai lavoratori: attenti, che così fate male al governo.

Il prototipo del nuovo sindacalista è il segretario generale della Cgil, Gugliemo Epifani, che intervistato da Repubblica, con tutti i motivi che dovrebbe avere per chiedere ai lavoratori di votare a favore dell'accordo sul welfare e le pensioni, sceglie il ricatto morale: ragazzi, votate a favore dell'accordo anche se vi fa schifo, perché sennò cade Prodi. E questo spiega le attuali priorità della Cgil meglio di mille commenti.

E' anche il segno che pure Epifani ormai ha esaurito tutti gli argomenti, e che la sua stessa base l'ha messo all'angolo. Il che, per inciso, appare anche comprensibile, visto il modo con cui le sigle confederali, da quando c'è l'Unione al governo, difendono i loro iscritti.

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