Integrazione islamica modello svedese

Ci sono tanti dati che chi cita le socialdemocrazie nordeuropee come modello di solidarietà da sbattere in faccia ai gretti individualisti e a noi liberisti selvaggi di tutto il mondo semplicemente non elenca. Di solito lo fa per banale ignoranza, perché il bello dei ritornelli politicamente corretti è che non costano fatica e si possono citare a pappagallo senza che nessuno venga lì a smentirteli, tanto di gente che ha abboccato all'amo e la pensa proprio come te ne trovi sempre una folla. Uno di questi dati che non vedremo mai in nessun mainstream media lo riporta il solito Bruce Bawer, giornalista americano che vive in nord Europa, in un articolo appena apparso sul New York Sun. E non lo troveremo mai altrove perché fa capire bene il fallimento delle politiche d'integrazione adottate dal governo svedese nei confronti degli islamici.
Di recente, la città di Stoccolma ha condotto un sondaggio sui ragazzi che frequentano le scuole di nono grado (quindicenni o poco più, il nono grado corrisponde al primo delle superiori, NdAcm) nel sobborgo di Rinkeby, la cui popolazione è prevalentemente musulmana. Il sondaggio ha mostrato che lo scorso anno il 17% dei ragazzi ha obbligato qualcuno ad avere rapporti sessuali, il 31% ha picchiato qualcuno in maniera così violenta da costringerlo a ricorrere alle cure mediche e il 24% ha commesso furti con scasso o all'interno di automobili. Statistiche sensazionali, ma che in tutta la Svezia sono state pubblicate solo da un quotidiano free press distribuito nella metropolitana.
La maggioranza della popolazione svedese è preoccupata dall'aumento della violenza e dalle politiche lassiste sull'integrazione che l'hanno reso possibile, due terzi degli svedesi si chiedono come possa l'islam essere compatibile con la civiltà occidentale, ma governo ed elites semplicemente se ne fregano, ignorando l'argomento o, quando necessario, ricorrendo alla censura. In Svezia, premiata dall'Economist come Paese più democratico del mondo, il governo negli scorsi mesi ha infatti oscurato il sito del partito democratico (l'unico che si permette di contestare le politiche sull'immigrazione) perché aveva pubblicato una vignetta satirica su Maometto.

Sull'immigrazione islamica in Europa, su questo stesso blog:
Storie di gay e di imam
Succede in Europa
Vignette danesi, un anno dopo (incluso consiglio per gli acquisti)
La cittadinanza serve all'integrazione? Il caso degli islamici inglesi

Sui crimini commessi dagli immigrati islamici in Svezia:
Muslims rule major Swedish city, su Jihad Watch
Muslim Rape Wave in Sweden, su Front Page Magazine

Update. Una prima versione di questo post conteneva un dato sul tasso di omicidi in Svezia tratto dall'articolo di Bawer, e palesemente prelevato da questo articolo dell'Economist, che si basava a sua volta su dati errati pubblicati nientemeno che dall'Interpol. Qui l'Economist spiega tutto. Il dato è stato ovviamente rimosso dal post.

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