Alla scuola privata "Hugo Chavez"

Ora tocca alle scuole private. Hugo Chávez ha appena annunciato che intende statalizzare gli istituti che rifiutano di adottare programmi e libri di testo imposti dal governo. Programmi e libri che, ovviamente, debbono magnificare il suo glorioso regime bolivarian-socialista. Tutto questo per creare «il nuovo cittadino», come lo ha chiamato Adan Chávez, ministro dell'Educazione nonché (toh!) fratello del guappo di Caracas. «Vogliamo creare collettivamente la nostra nuova ideologia, creativa e diversa», ha spiegato il surrogato venezuelano di Fidel Castro. Nuova ideologia collettiva. E non sai se pensare ai Borg o a Pol Pot.

Utili idioti che ancora lo difendete, dove siete?

Update del 18 settembre. Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, scrive sulla Stampa di oggi:
Ci preoccupano le modifiche che Chávez si appresta a fare nella Costituzione che cambieranno profondamente la natura dello Stato venezuelano e la distribuzione dei poteri. Tutto si concentra nelle mani del presidente: la strada imboccata è quella di uno Stato totalitario, con l’annullamento del bilanciamento dei poteri e la cancellazione dei corpi intermedi. Il nostro timore è grande, sia per i lavoratori venezuelani che per i cittadini italiani nel Paese, ma anche per le conseguenze che una simile deriva potrebbe generare negli altri Paesi dell’America Latina. Ecco perché la Cisl si pone tra quanti, oggi, richiamano l’attenzione della comunità internazionale sul destino del Venezuela.
Inizia adesso il conto alla rovescia: si attende il primo pirla che viene a raccontarci che la Cisl è al soldo della Cia.

Post scriptum. Su questo stesso blog: I prigionieri politici di Hugo Chavez.

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