Perché Burlando dovrebbe dimettersi
di Fausto Carioti Più assisti ai contorcimenti intimisti di Claudio Burlando, più rimpiangi il sarcasmo sprezzante di Massimo D'Alema. Baffino col cavolo che ti spiattellava in pubblico il suo difficile momento familiare, lui mica avrebbe provato a farti inumidire l'occhio con la storia della separazione dalla moglie e del figlio adottato. E di sicuro da una simile situazione sarebbe uscito meglio. Insomma, massimo rispetto per i problemi personali del governatore della Liguria. Ma se la sua confessione in consiglio regionale doveva aiutarlo a tirarsi fuori dal fango nel quale si è infilato un paio di settimane fa, imboccando contromano la superstrada che collega Genova all’aeroporto, avrebbe fatto meglio a risparmiarsela. Esistevano strategie migliori, meno umilianti per lui e meno sconcertanti per i suoi elettori. Anche se al termine del dibattito il consiglio ha respinto la mozione di sfiducia nei suoi confronti, l’impressione è che Burlando, tirando fuori certe giustificazi