Da Draghi un allarme e un invito al governo
di Fausto Carioti Al governo, ieri Mario Draghi ha lanciato un allarme e un invito. Il primo riguarda molto da vicino quaranta milioni di contribuenti: è l’allarme tasse. All’uscita dalla crisi, ha detto il governatore della Banca d’Italia, «vi è il rischio che sull’economia gravi a lungo una pressione fiscale molto elevata». Va da sé che si tratta di un rischio da evitare, visto che le tasse in Italia sono già a livelli troppo alti. L’invito è più sommesso, ma altrettanto importante: il governo può e deve osare di più per aiutare le categorie colpite dalla crisi. In altre parole, se oggi gli ammortizzatori sociali puntano soprattutto a difendere il perimetro degli occupati, mantenendoli legati alle imprese tramite la cassa integrazione, presto dovranno estendersi pure a chi è senza lavoro. Anche perché il tasso di disoccupazione, da qui al termine della crisi, tornerà ad essere superiore al 10%. Chiedere al governo di evitare l’aumento delle imposte e allo stesso tempo di ricorrere al