Gli amici di D'Alema e Diliberto

Ecco chi sono quelli cui Oliviero Diliberto corre a stringere la mano, quelli che vanno a braccetto con il ministro degli Esteri italiano. I loro obiettivi "politici" sono descritti in un rapporto di 128 pagine dell'organizzazione per la difesa dei diritti umani Human Rights Watch, appena pubblicato, che ha già scatenato nuove polemiche in Medio Oriente.
Durante il conflitto armato con Israele, a partire dal 14 agosto 2006, Hezbollah ha più volte dichiarato che i suoi missili erano puntati essenzialmente verso bersagli militari in Israele, o che i suoi attacchi ai civili erano giustificabili come risposta al fuoco indiscriminato di Israele nel sud del Libano e come strumento per attirare Israele in un conflitto di terra. In verità, la prima pretesa è confutata dal grande numero di razzi che ha colpito oggetti civili ben distanti da ogni bersaglio militare, mentre gli ultimi argomenti sono inammissibili dinanzi alle leggi umanitarie internazionali.

Le forze di Hezbollah in Libano hanno sparato migliaia di razzi verso Israele, causando vittime civili e danni alle strutture civili. I mezzi d'attacco di Hezbollah si basavano su armi non guidate prive della minima capacità di colpire bersagli militari con precisione. Hezbollah ha bombardato ripetutamente paesi, città e villaggi, a quanto pare senza fare alcuno sforzo di distinguere tra obiettivi civili e militari. Facendo così, Hezbollah, come parte in causa in un conflitto armato sottoposto alle leggi umanitarie internazionali, ha violato il fondamentale divieto di condurre attacchi deliberati e indiscriminati contro i civili.
La presentazione ufficiale in Libano di questo rapporto era prevista per oggi, giovedì, ma i mezzi d'informazione controllati da Hezbollah hanno incitato il popolo alla rivolta contro Human Rights Watch, e l'hotel di Beirut in cui era previsto l'evento è stato costretto a cancellare l'appuntamento.

Tra pochi giorni, il 6 settembre, Human Rights Watch presenterà a Gerusalemme il rapporto sulle violazioni compiute nello stesso conflitto da parte dell'esercito israeliano. E si può scommettere che nessuno inciterà gli israeliani ad aggredire l'organizzazione per impedirle di parlare.

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