I "ricordi" di Scalfari

Esilarante sputtanamento di Eugenio Scalfari, fondatore di Repubblica, ad opera di Piero Sansonetti, direttore di Liberazione, sul quotidiano di Rifondazione in edicola oggi:
«Nel suo ultimo libro ("L'uomo che non credeva in Dio", Einaudi, pagine 150 euro 16,50) Scalfari dedica un capitolo a La Malfa e Berlinguer. Soprattutto a La Malfa, suo grande amico, politico geniale. Poi racconta di quella volta che Berlinguer disse "che la rivoluzione d'ottobre aveva perso la sua spinta propulsiva". E riferisce di una telefonata importantissima che gli fece La Malfa, quel giorno, per spiegargli quanto fosse importante quella svolta di Berlinguer ("Lo strappo", come lo battezzò Cossutta); e Scalfari costruisce su questa telefonata una vera e propria teoria politica. Non mi permetto di entrare nel merito dei rapporti tra Scalfari e La Malfa, ma da vecchio giornalista pignolo non posso non segnalare una curiosità: il discorso di Berlinguer sull'esaurimento della spinta propulsiva è del 15 dicembre del 1981, all'indomani della presa del potere, in Polonia, del generale Jaruzelski. Ugo La Malfa - me lo ricordo bene perché sull'Unità scrissi dei suoi funerali - morì nel marzo del 1979 (26 marzo). Come fece La Malfa a telefonare a Scalfari 2 anni e 9 mesi dopo la propria morte?».

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