L'"Operazione trasparenza" e il sindacato oscuro
di Fausto Carioti I numeri diffusi dal ministero della Funzione Pubblica non svelano nessun segreto di Stato. Distacchi (retribuiti) e permessi sindacali (idem) sono previsti dalla legge e dai contratti collettivi. Tutti sanno che ci sono. Di nuovo, da ieri, sappiamo solo quanto l’attività sindacale pesa sulla pubblica amministrazione e sulle tasche dei contribuenti: un milione e 369mila giornate lavorative l’anno, per un costo, non piccolo, di 121,4 milioni di euro. Come si spiegano, allora, l’imbarazzo (evidente) e l’ostilità (celata a fatica) con cui Cgil, Cisl, Uil e le altre sigle hanno accolto la pubblicazione di queste cifre da parte del ministro Renato Brunetta? Semplice: si spiegano con l’abitudine pluridecennale dei sindacati di fare tutto all’oscuro dei cittadini. Che poi sarebbero i loro finanziatori, ma siccome si tratta di finanziatori spesso inconsapevoli, meglio che continuino a rimanere tali. Nel torbido si pesca meglio. I sindacati italiani sono “oscuri” in quasi tut