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Visualizzazione dei post da maggio, 2008

Cercavano Mussolini, hanno trovato Veltroni

di Fausto Carioti Il giochino è un po' infantile, ma il centrosinistra italiano, tornato all'anno zero, ci prova un gran gusto. Da quando Gianni Alemanno è diventato sindaco, ogni aggressione, ogni tafferuglio, ogni «vaffa» che vola nella capitale viene rivenduto da esponenti e giornali dell'opposizione come la prova definitiva che Roma è tornata ad essere il bivacco delle camicie nere. Il rischio, quando ci si entusiasma in certi giochi da bambini, è quello di pestarne una grossa e imbrattarsi di brutto. Ed è proprio quello che è accaduto con i fatti del Pigneto. Il pomeriggio di sabato 24 maggio, in questo popolare quartiere romano, una ventina di giovani, al seguito di un uomo di mezza età, hanno assalito alcuni negozi di immigrati, sfasciando vetrine e provocando danni ai locali. Il giorno dopo Repubblica titolava: «Raid neonazista al Pigneto». In realtà non c'erano immagini né testimonianze che accusassero la destra. C'era il racconto isolato della giornalista

Liquido come Fioroni

C'era una volta la retorica del partito nuovo, del partito liquido, del partito senza tessere. E' durata pochi mesi. Il tempo utile a illudere i gonzi che Walter Veltroni stesse cambiando davvero il modo di fare politica nel centrosinistra. La pietra tombale su queste illusioni è stata posta qualche minuto fa. Da luglio si torna alle sane buone maniere di una volta. Rispuntano le tessere . Costo: 15 euro l'una. «Sarà rigorosissimo e sarà un tesseramento vero» dice Pierluigi Bersani alle agenzie. Non ci sono dubbi. Se ne occuperà Beppe Fioroni, responsabile dell'organizzazione del Pd. Uno che di partiti liquidi non capisce molto, ma di tessere se ne intende parecchio. E pazienza per il nuovo meraviglioso modo di fare politica: sarà per un'altra volta.

Quanto ci è costato dire "no" al nucleare

di Fausto Carioti La verità è che un paese industrializzato senza energia nucleare è un ossimoro, un’anomalia possibile solo nel breve periodo, incapace di resistere su tempi più lunghi. Tanto più se questo paese è privo di giacimenti di combustibili fossili. Del resto, basta dare uno sguardo ai paesi più industrializzati del mondo. Gli Stati Uniti hanno 104 reattori nucleari in funzione, ed è già stata annunciata la costruzione di altri sette. La Cina ha undici reattori attivi, cinque in arrivo e ben trenta pianificati. Il Giappone conta su 55 reattori nucleari operativi, destinati presto a diventare 68. Trentadue reattori ha oggi la Germania, 19 il Regno Unito, 59 la Francia, 18 il Canada, 31 la Russia e 17 l’India. Ad eccezione della Germania e del Regno Unito, che comunque già ricavano dall’atomo, rispettivamente, il 32% e il 18% della loro energia elettrica, tutti questi Paesi hanno in calendario la costruzione di nuovi impianti. Una sola, tra le potenze industriali, spicca per no

Alla sinistra non restano che le bugie

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di Fausto Carioti Hai perso le elezioni, di brutto. Ti attendono (bene che ti vada) cinque anni di faide con i tuoi colleghi di partito. Come se non bastasse il tuo nemico giurato, lì a Palazzo Chigi, parte pure col piede giusto, varando una serie di provvedimenti sui quali puoi discutere quanto ti pare, ma che a un primo impatto sono maledettamente popolari. Anche i sondaggi premiano il nuovo esecutivo, certificando quella "luna di miele" con gli elettori che il povero Romano Prodi non riuscì mai ad avere. Ecco, come ti comporti tu che sei in minoranza in Parlamento o guidi un giornale d’opposizione? Per rubare le parole a Lenin: “Che fare?”. È la domanda che la sinistra si pone dalla sera delle elezioni, alla quale non ha ancora dato risposta. O meglio: ne ha fornite troppe, tutte diverse tra loro. Basta vedere le reazioni alle norme varate mercoledì a Napoli dal Consiglio dei ministri. La loro efficacia sul campo la conosceremo nei prossimi mesi, ma un primo risultato poli

Chicco Testa, altri passi avanti

Qualcuno ricorderà la mia recensione del libro di Chicco Testa "Tornare al nucleare?" . L'ex leader di Legambiente ed ex presidente dell'Enel, su quegli stessi argomenti, ha appena rilasciato un'intervista a Giordano Bruno Guerri per Prima Comunicazione. E' leggibile sul blog di Guerri . Ne isolo alcune chicche (nessun pessimo gioco di parole con il nome di battesimo di Testa). «Il pianeta non ha nessun bisogno di essere salvato, il pianeta è un organismo fisico, biologico, che ha la sua vita: è stato freddo, è stato caldo, diventerà nuovamente freddo. E’ stato deserto, e non gliene frega niente di quante foreste ha sopra. In realtà stiamo discutendo del pianeta che piace a noi, di rappresentazioni caricaturali della natura». «La natura è anche i virus, i batteri, la morte. Se io dicessi “proteggiamo i virus”, tutti mi prenderebbero per scemo. Allora, non stiamo discutendo della natura, ma delle nostre preferenze». «Per chi ha una concezione sacrale della natu

They no spik inglish

Quel genio incompreso di Anna Finocchiaro, capogruppo del Pd al Senato, parlando poco fa : «Servono misure per la sicurezza, ma il reato di immigrazione clandestina non esiste in alcun Paese al mondo, nemmeno negli Stati Uniti d'America che pure hanno problemi di immigrazione da sempre». Nemmeno negli Stati Uniti d'America? Codice legislativo degli Stati Uniti, Titolo 8 (il cosiddetto "Immigration and Nationality Act"), Sezione 1325, titolo " Improper entry by alien ". Estratto dal testo: «Any alien who (1) enters or attempts to enter the United States at any time or place other than as designated by immigration officers, or (2) eludes examination or inspection by immigration officers, or (3) attempts to enter or obtains entry to the United States by a willfully false or misleading representation or the willful concealment of a material fact, shall, for the first commission of any such offense, be fined under title 18 or imprisoned not more than 6 months, or

Se il governo ombra sta a palazzo Chigi

Il professor Giorgio Israel affronta e amplia l'argomento del quale mi ero occupato nella lettera aperta al ministro Sandro Bondi . Scrive Israel: «Il ministro Prestigiacomo loda Pecoraro Scanio (lo assumerà come consulente?) e loda anche la Turco, mentre il sottosegretario Giovanardi la attacca ma loda la Bindi. Alla raffica di uova marce - "prove di pulizia etnica", "parlamento attuale che fa schifo", "razzisti", "fascisti al governo", "sono tornate le leggi razziali", "clima da pogrom", "rom come gli ebrei", "umanità divisa in due parti inconciliabili nel modo di essere", "abolire ogni contiguità con questo versante inconciliabile" - si risponde con profferte di collaborazioni». Il resto sul blog di Israel . (Dove, già che ci siete, leggete anche questo ).

La munnezza napoletana? Cavoli di Berlusconi

Ma guarda. La giunta comunale di Napoli, guidata da Rosa Russo Iervolino, ha già dichiarato chiusa l'era della frenesia. Ricordate? Si erano agitati tanto prima del voto. Si erano rimboccati le maniche (metaforicamente, s'intende). Lotta dura alla spazzatura, dicevano. Tutto finito, era solo fumo negli occhi. Lettura istruttiva, il blog del dalemiano Claudio Velardi , assessore campano al Turismo nella giunta di Antonio Bassolino, impegnata a tirare sacchi di spazzatura in faccia agli uomini della Iervolino. In un post che sta facendo discutere , Velardi racconta che «Da alcune settimane c’è stato un generale allentamento della tensione sul tema rifiuti. Malgrado il lavoro incessante di Gianni De Gennaro e i grandi sforzi di Walter Ganapini, nella sostanza non sono stati aperti siti per la raccolta, non sono state rispettate scadenze e procedure per l’avvio generalizzato della differenziata, non si intravede un’uscita strutturale dalla crisi». Da alcune settimane. Humm. Ma da q

A lezione da Zapatero

E' la notizia di oggi. Sono le dichiarazioni rilasciate ai giornalisti spagnoli da Maria Teresa Fernandez de la Vega, numero due del governo di José Luis Zapatero, al termine del consiglio dei ministri: «Il governo spagnolo respinge la violenza, il razzismo e la xenofobia e, pertanto, non può condividere ciò che sta succedendo in Italia. La Spagna lavora a una politica dell'immigrazione legale e ordinata, che permetta il riconoscimento di diritti e doveri». Questo, invece, è un piccolo estratto dall'ultimo rapporto di Amnesty Internazional. Il capitolo è quello relativo alla Spagna , il paragrafo s'intitola "Immigrazione e asilo". «La situazione di migranti e richiedenti asilo in Spagna ha continuato a essere molto preoccupante. È proseguita l’emanazione di ordini di espulsione per gli immigrati privi di documenti, lasciati senza possibilità di ottenere assistenza o di regolarizzare il proprio status. I dati relativi ai primi sei mesi dell’anno resi noti dal

Quello che avrei voluto scrivere sul discorso di Berlusconi...

... se ne avessi avuto il tempo. Gli interessati lo trovano qui, sul blog di Andrea Mancia . Dio (o chi per lui) lo benedica.

Lettera aperta al ministro Bondi

di Fausto Carioti Caro ministro Sandro Bondi, lei che in fondo è un socialista ottocentesco dal cuore tenero, provi a forzare la sua natura e faccia il dannunziano: se ne freghi. Degli Umberto Eco, dei Nanni Moretti, degli Eugenio Scalfari, di tutto quello che costoro rappresentano e si portano appresso. Non dia seguito a ciò che ha detto nella sua prima intervista da ministro della Cultura. Quella apparsa ieri sul Corriere della Sera, in cui lei ha pensato bene, come tanti altri vincitori delle elezioni, di porgere la mano a chi vi sta sputando addosso dal 1994. «Non posso non avere profonda stima di Umberto Eco, del suo lavoro di cinquant’anni. Voglio convincere lui e quelli che la pensano come lui che si stanno sbagliando sul nostro conto», dice lei. Lei che è così buono da far uscire sul Foglio, poche ore dopo la sua nomina, una recensione in cui loda l'ultimo libro del fondatore di Repubblica come «un intenso saggio autobiografico», «uno spaccato vero, autentico, di vita e a

Gay Pride: non esiste un diritto all'esibizionismo

di Fausto Carioti Tocca capirsi bene su questa storia del Gay pride. Perché dietro alla cortina di fumo delle libertà civili si nascondono ragionamenti che con i diritti individuali non hanno nulla a che vedere. La libertà d’espressione è una cosa molto seria, che va un po’ oltre qualche piuma di struzzo rosa che spunta dal sedere. La vicenda è nota. Gianni Alemanno, neosindaco di Roma, interrompendo per un giorno il tentativo di flirt in atto con la sinistra, ha chiesto a chi parteciperà alla manifestazione di limitare i gesti di esibizionismo. Testuale: «Il problema non è omosessuale sì, omosessuale no. È esibizionismo sessuale sì, esibizionismo sessuale no, e di questo discuteremo in consiglio comunale e cercheremo di trovare una formula che non offenda nessuno». Nessun divieto, insomma, ma una semplice richiesta di contegno. Pare una posizione di buon senso. Anzi, diciamola tutta: l’avesse detta Walter Veltroni, una simile ovvietà, sarebbe entrata in un orecchio e uscita dall’altro

Il coraggio delle scelte difficili

Tutto vero . Oggi, mercoledì 7 maggio, ore 15.23, a poche ore dalla nascita del nuovo governo Berlusconi. Rosy Bindi, eletta vicepresidente della Camera, si è dimessa dall'incarico di ministro per la Famiglia. Analoghe dimissioni sono state presentate da Emma Bonino e Vannino Chiti.

Un'alleanza elettorale e nulla più

di Fausto Carioti Nessuno s’illudeva che la nascita del nuovo partito sarebbe stata facile e veloce, ma di sicuro ci si attendeva qualcosa di meglio di questo. Alla sua prima prova dopo il voto, il PdL sta lasciando una punta di amaro in bocca agli elettori. Se in pochi se ne lamentano è perché la vittoria del centrodestra alle urne è stata così netta e lo tsunami elettorale tanto violento che tutto il resto passerà in cavalleria, almeno per un po’. Ma l’impressione che il Popolo della libertà sia molto lontano dal diventare un partito unitario, e che si tratti ancora di una semplice alleanza elettorale tra due grandi entità distinte, è forte. Il loro lato peggiore Forza Italia e An lo stanno mostrando nella formazione del governo. Se il giorno dopo la vittoria Silvio Berlusconi smaniava per la voglia di rendere subito operativo il suo nuovo esecutivo e malediceva i tempi lunghi dei rituali romani, adesso è costretto a usare ogni giorno a disposizione per ritoccare la lista di ministri

Mafiosi e fascisti

Il primo è stato Giulio Tremonti, che ha mandato in stampa un libro in cui la globalizzazione è dipinta come un complotto di menti avide e senza scrupoli e l'Organizzazione per il commercio mondiale è definita «il comitato d'affari delle multinazionali». La sinistra e gli editorialisti di Repubblica hanno gradito. Bene. Poi è toccato a Gianfranco Fini, che nel discorso d'insediamento alla presidenza della Camera ha detto tutto quello che ci voleva per farsi applaudire dalla sinistra. Bravo. Allora Gianni Alemanno ha voluto far vedere a tutti che lui quando ci si mette è più a sinistra del Pd e di metà Sinistra Arcobaleno, tanto che per darcene la prova visibile - assolutamente non necessaria - ora medita di mettere il menestrello di Veltroni e Totti nella commissione per Roma Capitale. Ottimo. Quindi è sbucato Renato Schifani, seconda carica dello Stato, che per recuperare Fausto Bertinotti, Enrico Boselli e gli altri trombati dagli elettori propone di farli riapparire in

"Sandra" e gli eroi di tutti i giorni

di Fausto Carioti Edicole italiane, ieri mattina. Il quotidiano è Repubblica, il titolo è di quelli che attirano subito l’occhio: « Solo 1.300 euro al mese. Ho deciso di abortire ». Un caso umano, lo specchio di un’emergenza sociale? Ma no. È solo un esempio di moderno egoismo, elevato in modo paraculo a metafora di una generazione. Che, per fortuna, non è tutta così. Anche se è solo di questi casi che si parla: gli altri, quelli che i figli se li tengono anche a costo di rinunciare a qualcosa - il ristorante con gli amici il sabato sera, le vacanze estive, il telefonino - non sono abbastanza trendy. La ragazza in questione, che ha 29 anni ed è ribattezzata “Sandra”, la sua storia l’ha messa nero su bianco in una lettera inviata a Giorgio Napolitano e pubblicata sui giornali, come va di moda di questi tempi. «Egregio Presidente», scrive, «tra un paio di settimane abortirò!! Nonostante la mia non fosse una gravidanza programmata, l’aver scoperto di essere positiva al test mi ha dato un