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Visualizzazione dei post da luglio, 2008

La casta non ha perso l'appetito

di Fausto Carioti L’importante è non prenderli troppo sul serio. L’ultima campagna elettorale è stata una gara a chi prometteva i tagli più mirabolanti agli sprechi della politica. Fatta la grazia (l’elezione), gabbato lo santo (l’elettore). Appena arrivati in parlamento, la sfida è proseguita, ma l’obiettivo adesso è un altro: nella nuova corsa vince chi dirotta più soldi dei contribuenti verso gli amici e gli amici degli amici. Sperando nella loro gratitudine. Stavolta, però, si gioca sottotraccia, lontani dalle telecamere: l’importante è che la cosa sia nota ai pochi che avrebbero da guadagnarci. Ci hanno pensato i benemeriti dell’ istituto Bruno Leoni , sanguigno think-tank liberista, a portare un po’ di materiale alla luce del sole. In un dossierino di sei pagine hanno passato al setaccio le proposte presentate in questi primi cento giorni della nuova legislatura, alla ricerca di quelle “leggine”, sconosciute ai più, che aumentano i costi della politica e creano privilegi per vec

Gli studenti islamici in Europa e le università dei sessantottini

di Fausto Carioti Chi ancora crede alla favola dell’islamico diventato estremista perché emarginato dalla cattiva società occidentale o perché allevato nell’odio dai tenutari di qualche madrassa è servito. L’ultima picconata a questo mito tanto ingenuo è arrivata dal sondaggio pubblicato domenica dal Times di Londra . Dal quale si apprende che il 32% dei musulmani che frequentano le università del Regno Unito ritiene «giustificabile» uccidere qualcuno per motivi religiosi, il 40% vuole che la sharia, la legge islamica, diventi parte integrante dell’ordinamento giuridico inglese e un quarto di costoro ammette di avere un rispetto «scarso o nullo» nei confronti degli omosessuali. Simili risposte, appunto, non provengono da pakistani che dopo aver passato decenni nel loro paese sono finiti a vendere la frutta nelle bancarelle di Londra, ma da giovani musulmani cresciuti e spesso nati in Inghilterra. Benestanti, istruiti e “accettati” quanto basta da poter frequentare le università del Reg

A Conservative Summer 2008 - Part I

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Ci rivediamo intorno al 28 luglio.

Stanno regalando Napolitano a Berlusconi

di Fausto Carioti I giornali sono pronti a pubblicare le intercettazioni delle telefonate “bollenti” di Silvio Berlusconi. Le toghe militanti hanno deciso di tentare il tutto per tutto per stroncare la carriera politica del Cavaliere, nella consapevolezza che, se non ci riescono adesso, tra cinque anni rischiano davvero di trovarselo presidente della Repubblica, e quindi capo del Csm, l’organo di autogoverno dei magistrati. Così, se il presidente del consiglio vuole avere buone notizie, in queste ore è a sinistra che deve andare a cercarle. Per la precisione in casa dei suoi nemici giurati, i girotondini. Dove Paolo Flores D’Arcais e gli altri riesumati del clan Micromega stanno riuscendo a fare quello che non è riuscito a Gianni Letta negli ultimi due anni: portare Giorgio Napolitano nelle braccia del premier. A sinistra la spaccatura sull’atteggiamento del Quirinale nei confronti dei provvedimenti sulla giustizia voluti dal governo è netta, ma sarebbe rimasta sottotraccia se D’Arcais

Le ragioni dell'abbraccio tra l'Islam e la sinistra

L'unione - ormai non più solo "di fatto" - tra la sinistra di matrice marxista e l'islam radicale è uno dei grandi misteri del nostro tempo. Giacché la sinistra ha trascorso le ultime quattro decadi «battendosi per quelle stesse libertà contro cui l'Islam si oppone: la libertà sessuale, i diritti degli omosessuali, la libertà dalla religione, la pornografia e varie forme di trasgressione artistica, pacifismo e così via». Eppure, a saldare questa alleanza, ognuno a modo suo, ci sono nomi di primissimo piano e di varia estrazione, quali Hugo Chávez, il terrorista Ilich Ramírez Sánchez, Ken Livingstone, Noam Chomsky, il ministro olandese Ella Vogelaar, Michel Foucault, Jean Baudrillard, Oskar Lafontaine... Daniel Pipes, in un pezzo scritto per la National Review , spiega il mistero con quattro ragioni. Primo: la sinistra anticapitalista e l'islam radicale, anche se per ragioni diverse, hanno gli stessi nemici, cioè la civiltà occidentale e in particolare gli Stat

Due buone braccia rubate all’agricoltura

di Fausto Carioti Francesco Saverio Borrelli, capo della procura di Milano, negli anni d’oro di Mani Pulite si fece fotografare e intervistare in divisa da cavallerizzo. Elegantissimo, imperturbabile. Tronfio. Quelle immagini fecero capire all’Italia che c’era una nuova casta al potere, ed era quella dei magistrati. Questo per dire che certe fotografie non arrivano per caso sui giornali. Uno la scenografia se la prepara. Se ha tempo, fa le prove davanti allo specchio, studia le pose da prendere e le cose da dire. Lo ha fatto anche il ringalluzzito Tonino Di Pietro, al quale lo sputtanamento mediatico delle telefonate private di Silvio Berlusconi sta facendo meglio del Viagra. L’ex pm, ovviamente, ci ha messo del suo. Il cavallo? Troppo borghese, meglio il trattore. L’abito da equitazione? Troppo fighetto, una maglietta gialla incrostata di sudore va benissimo. Agghindato così, mascella volitiva e petto in fuori, ieri ha ricevuto giornalisti e fotografi sotto il solleone, mentre assieme