di Fausto Carioti Gli elettori sono tutti uguali, specie a sinistra. Ma alcuni, pure lì, sono un po' più uguali degli altri. Carlo De Benedetti, ad esempio, non è un qualunque elettore del partito democratico. Non tanto per il suo patrimonio o per il fatto di essere l'editore di Repubblica, dell'Espresso e di una sfilza di quotidiani locali, tutti più o meno simpatizzanti per il centrosinistra. Ma perché lui, l'Ingegnere, del Pd è stato un po' il padre che gli ha trasmesso la scintilla della vita, un po' l'ostetrica che l'ha aiutato a venire al mondo. Amante della politica intesa come confronto tra grandi progetti, innamorato della democrazia americana, di convinzioni solidamente liberal (anche se questo non gli impedisce di essere amico del repubblicano George Bush, padre dell'attuale presidente americano), De Benedetti viaggia dieci anni in anticipo rispetto alla classe politica del centrosinistra italiano. È stato lui il primo a spinge